venerdì 30 settembre 2016

Ma ancora allatti!?!?!?

 ..e la sua simpatica variante: "ma come, non hai allattato?" ..

L'altro giorno mi è arrivata una mail da Uppa in cui si sponsorizzava il fatto che allattare in gravidanza si può! Oggi faccio la figa, ma probabilmente quando Lola è venuta a vivere nella mia pancia e Giorgio faceva giusto la pappa del mezzogiorno ho avuto un momento di panico e paura non indifferente. Sicuramente il mio ginecologo potrebbe confermarlo.
Comunque la mail
mi ha dato lo spunto per un pensiero un po' più importante perchè l'allattamento è un argomento davvero complesso e delicato.

Io i miei figli li ho allattati tutti, e la Lola che compie un anno il 22 ottobre la sto allattando ancora.  Nonostante sia assolutamente a favore dell'allattamento al seno, trovo mostruosa la campagna che viene fatta contro chi non allatta. Mi spiego. Sceglierei di nuovo e sempre di allattare i miei figli, ma non sempre si  può, non sempre il latte arriva, non sempre se ne ha voglia. Non sempre si ha accanto qualcuno che si prende la briga di stare lì a spiegarti e a tranquillizzarti. Sì, perchè hanno voglia Uppa & C. a mandarti le mail con le mamme bionde e sorridenti che allattano dei figli con gli occhi color del mare! L'allattamento è davvero un qualcosa di complesso e delicato. E non è che chi sceglie, forzatamente o meno, di non allattare sia meno mamma di chi invece rinuncia al biberon.

Io sono stata fortunata, i miei bambini sono nati che già sapevano ciucciare. Ma non sempre va così, a volte sono dei dormiglioni - da questo punto di vista la fortuna per noi G. scarseggia - a volte sono proprio piccini e si stancano prestissimo, a volte non possono stare da subito con la mamma . A volte invece le persone che hai intorno, personale dei vari ospedali compreso, ti fanno sentire così poco mamma perchè non stai allattando, che sei tu a non farcela. E' facile dire che è una cosa naturale. Eppure credo che da quando le donne fanno figli, ci sono state anche mamme che non hanno allattato. Anche quando "naturale" era la norma.
E' essenziale, senza ombra di dubbio, promuovere l'allattamento al seno, perchè ha dei vantaggi ineguagliabili: basti dire che la mammella durante il periodo in cui produce latte diventa anche capace di creare anticorpi ad hoc, pur non facendo parte del nostro sistema immunitario. Ma non si può far sentire diversa una mamma che percorre un'altra strada.

Forse, inoltre, sarebbe giusto anche dare dei punti di vista un po' più concreti alle mamme che allattano e dire loro che all'inizio non sarà per nulla semplice e privo di paranoie, giusto per non farle sentire "sbagliate", che già ne avranno abbastanza di sensazioni di quel genere. Quando è nato Momi, il primo giorno ero in camera con una neo mamma che piangeva ogni volta che il bambino si attaccava al seno e mi diceva "preparati, vedrai che dolore!"..ecco..magari non è proprio l'approccio giusto. Ma è forse il più realistico, perchè prima che passi almeno un mese, non credo che qualcuno possa essere la mamma bionda che allatta sorridendo. Però arriverà il momento in cui questi sforzi saranno ripagati e allora si allatterà con la sensazione di essere in un meraviglioso campo di grano anche stando seduti sul divano di casa, questa è una garanzia!

Io ho trovato molto conforto leggendo gli articoli della Lleche League, un'associazione che promuove l'allattamento e dà assistenza alle mamme che si trovano in difficoltà o hanno dei dubbi perchè è stato loro detto tutto e il contrario di tutto.
Perchè trovarsi in difficoltà quando inizi una simile impresa è più che normale. Anzi direi che quando si tratta di mamme e figli  è sempre tutto normale.


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